Pensieri di vita: Bene VS Male

By intothepot, 03/19/2014

Ho bisogno di scrivere, semplicemente scrivere, quindi non fate caso alla probabile incoerenza o non logicità delle frasi che seguiranno.

Credo che la vita sia paragonabile ad un albero ed infatti, ora che ci penso, l’albero è sempre stato il simbolo della vita, o no? Ha bisogno di cure, di ossigeno e di acqua e se non le riceve, muore, così come muoiono tutte le nostri passioni se non le coltiviamo, se non le continuiamo a nutrire con le nostre azioni e con i nostri gesti.

Tutti hanno della dolcezza dentro di sé, ma se non trovano nessuno con cui condividerla, questa dolcezza potrebbe svanire, potrebbe annullarsi e scomparire, o peggio ancora, potrebbe trasformarsi in rancore. E’ importante lasciare che niente e nessuno ci manipoli. Non dobbiamo cambiare ciò che c’è di buono dentro di noi. Non dobbiamo lasciare che le passioni si trasformino in hobby, o che un amore si trasformi in un rapporto di coppia.

L’acqua per annaffiare la nostra vita non è sempre facile da trovare, per alcuni potrà sembrare persino impossibile, penseranno di non trovarla mai, ma forse quest’ultimi saranno gli unici che, quando la troveranno, ne faranno l’uso migliore.

La sofferenza porta saggezza, porta empatia verso chi è sofferente, e la saggezza porta bontà d’animo ed un animo buono porta al Paradiso. Non un Paradiso dantesco o con carattere religioso, cosa in cui, fra l’altro, non credo affatto, ma un Paradiso dove la coscienza di chi ha un cuore, non solo capace di battere, possa riposare in pace. E come è giusto che sia, per ogni coscienza che si beve un fresco cocktail, sdraiata in riva al mare, sotto un caldo sole, ce ne è un’altra, questa però sporca, che si divincola fra doveri e fatiche in quel posto del quale non vi sarà difficile capire il nome. Eh sì, si può anche soffrire, ma quando la coscienza è pulita e si combatte per farla restare tale, niente e nessuno riuscirà a macchiarla.

Il soffrire non porta con sé solamente la tanto ricercata saggezza, ma porta anche il rancore, la rabbia e la delusione: è proprio quando vediamo che la sofferenza ci sta conducendo in un tunnel buio e non riusciamo nemmeno a trovare un raggio di sole che ci dia ossigeno, che dobbiamo riuscire a trovare quell’acqua che nutri la parte buona di noi, la parte dolce, la parte più umana, la nostra parte vitale. Spetta a noi non farci derubare di quella cosa chiamata amore, non dobbiamo farci prendere nemmeno un pezzetto della nostra parte più bella, perché dobbiamo averla intatta per poterla poi condividere con il resto del mondo.

Coltiviamo noi stessi, i nostri valori, i nostri ideali ed i nostri talenti, ma soprattutto, dedichiamoci alle persone che amiamo, perché se non lo facciamo, rischiamo di perderle ed una volta che le abbiamo lasciate andare, non c’è rianimazione che tenga.

Arielle T.

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