Non sarò come LEI mi vuole! Parte I

By intothepot, 09/11/2014

Vi avviso, sarà una lettura tortuosa.

Il dizionario mi spiega che la parola ecologia è la scienza che studia le relazioni fra l’uomo, gli organismi vegetali ed animali, anzi, per meglio specificare, vi scrivo testualmente il breve, ma esaustivo primo paragrafo della pagina di Wikipedia riguardante l’ecologia: “dal greco οίκος, oikos, casa  o anche ambiente; e λόγος, logos, discorso o studio) è la branca delle scienze naturali che studia l’ecosfera, ossia la porzione della Terra in cui è presente la vita in aggregati sistemici detti ecosistemi, le cui caratteristiche sono determinate dall’interazione degli organismi tra loro e con l’ambiente circostante o ancora porzioni dell’ecosfera stessa. L’ecologia rappresenta il trait d’union tra le scienze della terra e le scienze della vita.”

MoriaTevereParlando di ambienti, ecosistemi et similia il nostro pianeta è ridotto, a dir poco, male: ecosistemi andati distrutti o modificati, parzialmente od interamente, dalla presenza dell’uomo, dal suo operato negativo, distruttivo e del tutto incosciente, derivato dalla credenza di onnipotenza, che esso ha nei confronti dell’ambiente che lo ospita.

L’impatto che la nostra specie ha sulle altre è invasivo ai massimi livelli. Sì, perché è ciò che ci spinge a fare il Dio Denaro: sfruttamento (quello umano compreso), produzione irresponsabile e non etica, consumo spropositato e creazione di rifiuti (l’immondizia non crea energia, è tossica per noi e per l’ambiente, chiaro?).

riscaldamento-globale-natura-tutela-ambientale-dipinto-da-paci-1058829Uso da molto tempo prodotti ecologici e di produzione biologica (sì, c’entra anche la biologia, in special modo l’agricoltura biologica) o almeno è quello che dicono le etichette (parleremo poi delle certificazioni false) e lo spirito che ho maturato e che mi spinge a continuare è forte e ancora vivo: amo l’ambiente, le forme di vita e sono rispettosa con tutto ciò con cui vengo a contatto. Scegliere di utilizzare un prodotto “eco-bio” non è una moda, non è un qualcosa da prendere sottogamba o con leggerezza, perché si finisce col perdere o non capire lo scopo vero e primario che una scelta biologica ed ecosostenibile porta con sé. Le scelte assumono valore solamente quando si fanno con un determinato spirito.  Quando il principio di una scelta è giusto non si avranno ripensamenti e dubbi, tipici invece di quelle scelte deboli, poco motivate e prettamente egocentriche. Egocentriche perché si mette al primo posto il beneficio che i prodotti o le azioni in questione possono avere su noi stessi, dimenticandoci dei benefici che hanno su ciò che ci circonda. Uso un prodotto “buono” per l’ambiente e per le specie animali (in particolar modo per la fauna acquatica, dato che le scorie ed i resti dei prodotti che utilizzo vanno a finire nello scarico) e se è buono anche per me meglio ancora, ma non devo mai dimenticare che non sono solo io al centro di tutto, non sono solo io al centro delle mie scelte.

Tendiamo a denigrare i piccoli gesti, perché non abbiamo la forza di portarli avanti, di perseverare. C’è sempre qualcosa di più grande di noi che ci fa dubitare, che ci dà la facile scusa per smettere di continuare il nostro percorso. Le grandi multinazionali inquinano, è verissimo ed è una cosa da debellare, da abbattere, ma questo non ci dà la scusa per gettare la spugna e non avere il coraggio di usare uno smalto amico dell’ambiente, solo perché il colore non è come quello “chimico” o perché non dura a lungo. Vi faccio un esempio stupido, giusto per rendere l’idea: quando ci strucchiamo, i batuffoli di cotone pregni di sostanze tossiche vanno a finire nell’immondizia, quell’immondizia che ritroviamo sotterrata o bruciata e che noi ci ritroveremo nell’aria che respiriamo o nei pomodori coltivati su quelle terre infette.

Io mi reputo una persona di grande valore e quindi i gesti che faccio sono di valore. Se mi ritengo una piccola persona, allora tenderò a vedere “piccoli” tutti i gesti che faccio. Non è un gioco psicologico, solamente credo che quando si fanno delle scelte bisogna crederci; i gesti di chi crede di poter fare qualcosa con le proprie scelte di un consumo consapevole e responsabile sono grandi, grandissimi, assumono grande valore e grande impatto rispetto a quelle fatte da coloro che non credono nella forza delle proprie azioni, sia esse quotidiane che di vita.

Leggo molto, dai blog rinomati ai forum di nicchia, ascolto le persone che mi sono intorno e la sensazione che ho è che si stiano perdendo le linee guida di cui si dovrebbe tenere sempre conto, quando si sceglie di avere un basso impatto ambientale, di essere “amici dell’ambiente”, di rispettare il mondo dove viviamo, dove noi non siamo i padroni, ma siamo di passaggio ed il nostro passaggio deve essere rispettoso e onorare la terra che ci circonda, non abbatterla, non sfruttarla e non inquinarla.

*to be continued*

Arielle T.

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