Bambini-soldato: anime deturpate.

By intothepot, 03/17/2014

Secondo le recenti dichiarazioni ONU, il numero dei bambini-soldato, in tutto il mondo, è di circa 300 mila.

Bambino-soldato: bambino reclutato da un gruppo armato, legale o illegale che sia, oppure, in diversi casi, da un governo, allo scopo di portare avanti una guerra.

Questi bambini sono, quasi sempre, anche vittime di stupri, di sevizie, di gravi violenze e atrocità e costretti ad un feroce indottrinamento. Spesso, questi innocenti vengono mandati avanti, con l’obiettivo di creare uno scudo umano, per proteggere i soldati che sono rimasti indietro, oppure per portare a termine delle vere e proprie missioni suicida. Fin da piccolissimi, intorno ai 5 anni, sono costretti ad uccidere. Per disorientarli e per togliere loro, dal cuore, ogni pezzo di umanità, sotto pressione psicologica e fisica, vengono obbligati a commettere azioni atroci, quali uccidere dei loro compagni e ad assistere ad altrettanti gesti riprovevoli ed agghiaccianti, come guardare qualcuno che mangia le carni del fanciullo appena ucciso. Ecco spiegato come queste piccole anime vengano trasformate in infernali burattini da guerra.

L’ONU dichiara le cifre riguardanti questi crudeli avvenimenti, peccato che, come sempre, oltre ai numeri, non state rivelate le manovre da seguire per far sì che questo non accada più.

Probabilmente, pensiamo che, istituendo la giornata internazionale (12 Febbraio) contro l’uso di bambini-soldato in tutto il mondo, si possa fermare questo fenomeno: ma certo!

In fondo, istituire una cosiddetta “giornata internazionale” non costa nulla, operare sul fronte pratico costa di più, quindi, meglio rimanere a parlarne che a fare fatti.

Il 12 Febbraio di 12 anni fa è entrato in vigore il Protocollo Opzionale alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, riguardante i minori coinvolti in operazioni belliche. In poche parole, si stabilisce, a livello giuridico, che nessun minorenne possa essere coinvolto in conflitti armati. Davvero lodevole. Tante parole scritte, peccato che le azioni fatte da un’organizzazione intergovernativa quale l’Onu, per mettere la parola fine a questo schifoso problema, non siano molte e se mai ci fossero state non hanno portato a nulla, anzi il numero di reclute è in crescita!

La presenza di bambini e bambine-soldato, in tutto il mondo, sta aumentando ed in attesa di interventi pratici e, soprattutto, di azioni radicali, quest’ultimi continuano ad essere vittime di violenze sessuali, di mutilazioni ed uccisioni.

Il Protocollo è stato ratificato da 153 Stati ed io mi domando: 153 Stati a firmare un Protocollo e ancora non è stato fatto nulla di concreto? Non solo non è stato fatto nulla, ma addirittura il fenomeno, invece di indebolirsi, si sta sviluppando e rafforzando?! Che schifo.

Piccolo appunto: invece di scrivere su carta che i bambini non possono partecipare alle guerre, perché i grandi non smettono di farle?

Oramai, non ho più un briciolo di fiducia nell’umanità.

Sono una donna disorientata, che si sente inutile di fronte a tutto questo.

 

Arielle T.

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