Il sesso é bello e non si giudica!

By intothepot, 12/09/2013

Come ricordo sempre, essendo questo un blog, quello che leggete è opinione della sottoscritta, se volete dire la vostra c’è la sezione dei commenti.

 

Oggi mi sono detta che avrei voluto parlare di cose un po’ più leggere, lasciando stare, per questa volta, argomenti che mi stanno molto a cuore, come l’assurdità della mortalità infantile per mancanza di cibo nel ventunesimo secolo e la crudeltà nei confronti degli animali. Detto questo, le mie opinioni, questa volta, vanno a colpire un tema molto sentito, quello del sesso con tutti gli annessi e connessi.

Nonostante siamo, come ricordato prima, nel ventunesimo secolo, intorno a me, non vedo molta tolleranza, né nei confronti di chi sceglie partner dello stesso sesso, né nei confronti di chi la pensa in modo diverso, in questo particolare caso, mi riferisco a opinioni sessuali, ma non voglio di certo dire che ci sia tolleranza negli altri ambiti, almeno queste sono state le mie esperienze, non si riescono ad accettare cose che non rientrano nei propri canoni o nei canoni che ci sono stati propinati fino ad ora.

Sento spesso intorno a me e leggo altrettanto spesso, girovagando nel web, la parola “troia” e facsimili ed a riguardo cercherò di riassumere la mia opinione nel migliore dei modi.

Cosa significa essere troia al giorno d’oggi? Significa avere partner molteplici? Significa farsi pagare per fare sesso? E fatemi capire, chi ha stabilito il numero massimo dei partner che una ragazza deve avere per non essere definita troia?

Ecco cosa significa essere troia per me: significa prestare prestazioni sessuali in cambio di favori, economici o lavorativi che siano. Se faccio sesso per ricevere favori, raccomandazioni, vantaggi o un qualsiasi altro beneficio, di qualunque natura esso sia, allora sì, mi definirei troia. Gli atteggiamenti o gli atti sessuali finalizzati al raggiungimento di un obiettivo sono, ovviamente, da condannare, ma tutto il resto, a mio parere, non è di competenza dell’umanità.

Credo che la troiaggine, per parlare in slang giovanile, sia un atteggiamento e non un fatto. Il fatto di fare sesso con molti partner, è business della ragazza in questione e non della società. La società deve promuovere comportamenti corretti, quali il proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili e quindi promuovere l’uso del profilattico, promuovere il rispetto che si deve necessariamente avere quando si fa sesso con il partner, il rispetto della persona con cui si sta, ma al di là di queste cose, la società non deve permettersi di giudicare abitudini sessuali che non le vanno a genio.

Una donna deve essere libera di fare sesso con chi vuole, quando vuole e come vuole, senza che nessuno si senta in obbligo di definire tale comportamento “da troia”. 4090327381

Bisogna superare il cliché alquanto stupido del “un uomo è un playboy se fa sesso con molte donne, ma una donna è una poco di buono se fa sesso con molti uomini”. Lasciatemi dire, innanzitutto chi pensa questo, è carente di attività mentale, perché a mio parere, sono stereotipi di pensiero che, nel 2013, lasciano a desiderare. Rispetto le persone che la pensano diversamente da me, rispetto le opinioni altrui, rispetto le persone con mentalità diverse, solamente quando queste persone con mentalità diverse rispettano la mia mentalità e la mia visione di sesso. Si può non condividere un pensiero, ma non si può giudicare. I giudizi li dobbiamo lasciare stare quando si parla di intimità e di relazioni. Possono non essere condivisi certi comportamenti, ma devono essere rispettati. Questo pensiero si può estendere ovviamente a (quasi) tutto: ad esempio, io non credo in Dio, ma rispetto chi ci crede e quindi, di conseguenza, vorrei che chi crede in Dio rispettasse chi non ci crede. Chi vuole attendere il matrimonio per fare sesso o chi vuole fare sesso solo con un partner, deve rispettare chi vuole fare sesso con molti partner. Non è oggetto di discussione nulla, e sottolineo nulla, di ciò che riguarda quello che si fa in camera da letto. RISPETTOUna donna “libertina” deve rispettare la donna “conservatrice” e quest’ultima, di conseguenza, deve rispettare la prima. Il rispetto e la tolleranza stanno alla base di tutto. Quindi per ricapitolare, cerchiamo di rivedere la definizione di “troia”, oramai penso che sia arrivata l’ora di fare un passo avanti, lasciando stare, ovviamente, i ragazzini mocciosi o gli uomini stupidi che la usano praticamente come se fosse una virgola.

Vorrei aggiungere un piccolo appunto, prima di concludere questo articolo: le ragazze o le donne che vanno in giro svestite sono una categoria a parte, né sante, né libertine, né poco di buono, ma possono essere definite, a seconda dei punti di vista, volgari o non volgari, ma qui si aggiungono temi su temi, riflessioni su riflessioni, che forse è meglio trattare in un altro articolo. Bisognerebbe chiedersi il perché di troppe cose. Le donne che vediamo schiaffate sui cartelloni pubblicitari e la televisione non danno di certo il buon esempio alle ragazzine più giovani, se le donne che vedo in televisione sono l’esempio dell’essere donna, bhé allora non posso lamentarmi se vedo ragazzine mezze nude fissate col fisico da modella anoressica.

Vorrei anche passare a parlare del sesso a pagamento, ma essendo anch’esso un tema delicato, credo che lo lascerò per la prossima volta.

 

Per concludere, stiamo attenti a non confondere troppo i termini ed i concetti.

Ed infine, per tutte le donne: vivete il sesso con gioia e fregatevene dei pregiudizi, preconcetti ed opinioni retrograde.

Alla prossima.

 

Arielle T.

 

 

 

 

 

 

What do you think?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.